Intorno a metà luglio di quest’anno il governo ha annunciato un taglio di fondi agli atenei di circa mezzo miliardo di euro. Questo rischia di mandare definitivamente in crisi il sistema educativo terziario in Italia. Secondo l’osservatorio CPI nel 2017 infatti in Italia la percentuale di PIL investito nell’educazione si aggirava intorno al 4%, posizionando l’Italia al quarto posto in UE per minor investimento nell’educazione rispetto al PIL (dopo Romania, Irlanda e Bulgaria). Per quanto riguarda invece la spesa nell'istruzione terziaria l’Italia è di gran lunga l’ultima nell’UE con una spesa che si aggira intorno allo 0,3% del PIL.
Vedendo questi dati e associandoli a un sistema altamente inefficiente si nota come l’educazione in Italia si trovi in grave crisi. Tuttavia il mondo della politica parla poco di riforme dell’educazione e le poche proposte sono puramente ideologiche e non puntano a cambiare il sistema (eliminare la cultura gender, aggiungere l’educazione sessuale come materia…). Quindi sorgono queste domande: nei programmi i partiti scrivono qualche idea per riformare veramente la scuola? Ci sono solo delle proposte generiche? Si parla di aumentare i fondi? Confrontando i programmi elettorali si trovano le seguenti proposte.
Fratelli d’Italia:
Borse di studio per lo sport
Far tornare il merito nelle scuole
Tutela delle materie classiche e aumento delle materie scientifiche
Aumentare i fondi agli istituti tecnici
Usare il PCTO per formare al lavoro
Liceo del made in Italy
Diminuire di un anno il percorso scolastico
Dare sgravi fiscali a famiglie che iscrivono il figlio in una scuola privata (buono scuola)
Contrasto al precariato dei docenti
Aumentare i laureati
Innanzitutto, da quando è iniziato il governo Meloni, le uniche cose sono state effettivamente fatte di quello scritto sul programma sono state aggiungere “Merito” al nome del ministero dell’istruzione e creare il liceo del made in Italy (che l’anno prossimo non ci sarà per mancanza di iscritti). Inoltre il taglio dei fondi causerà una diminuzione delle borse di studio per le università e una diminuzione dei laureati. Questo è in netta contraddizione con il primo e l’ultimo punto.
Ci sono anche proposte utili per risparmiare fondi, senza fare eccessivi danni, per poi reinvestirli: diminuire di un anno il percorso scolastico e istituire un buono scuola (se fatto bene).
Un punto interessante del programma è quello di aumentare le ore di materie scientifiche nelle scuole in quanto lo sbilanciamento tra materie umanistiche e scientifiche nelle scuole è un problema. Infatti uno studente di un liceo scientifico delle scienze applicate (quello con più ore di materie scientifiche) in terza fa 12 ore di materie umanistiche e 12 di materie scientifiche in una settimana, mentre uno studente del classico fa 23 ore di materie umanistiche e 6 ore di materie scientifiche. Tuttavia la proposta di FDI implica una contraddizione: per preservare le materie classiche bisogna tenerne invariate le ore settimanali che, non potendo aumentare le ore settimanali di scuola, è in diretta contrapposizione con l’aumentare le ore di materie scientifiche.
Lega Salvini premier
Usare il PCTO per formare al lavoro
Aumentare i fondi agli istituti professionali
Conciliare inclusione e valutazione
Aumentare gli insegnanti di sostegno
Dare sgravi fiscali a famiglie che iscrivono il figlio in una scuola privata (buono scuola)
Aumento salari agli insegnanti
Contrasto alla cultura gender
Oltre a ciò Salvini ha proposto in più occasioni di istituire la leva militare obbligatoria di 6 mesi con lo scopo di educare i giovani alla disciplina e al rispetto. Questo costerebbe circa 15 miliardi annui che potrebbero venire spesi nell' istruzione.
Nessuno di questi cambiamenti è stato effettuato. Sono solo proposte molto generiche.
Forza Italia
Sostegno agli studenti disabili
Migliorare l’edilizia scolastica
Aumento dei laureati da università sanitarie
Nessuno di questi cambiamenti è stato effettuato. L’ultimo punto è condivisibile in quanto uno dei problemi dell’Italia in questo momento è la mancanza di medici in vari campi. Nessun punto cerca di cambiare minimamente il sistema.
Azione e Italia viva
Aumentare l’età di obbligo scolastico a 18 anni
Creare un sistema nazionale di valutazione delle scuole
Aumento salari degli insegnanti
Investire in percorsi tecnici post diploma
Dare sgravi fiscali a famiglie che iscrivono il figlio in una scuola privata (buono scuola)
Sostegno agli studenti disabili
Aumentare l'età di obbligo scolastico senza creare altri incentivi per continuare gli studi è un modo di approcciarsi a un problema complesso come l’abbandono scolastico che è inutile, un ragazzo di 16 anni che decide di lasciare gli studi, se obbligato e senza nessun incentivo a studiare altri due anni, probabilmente non avrà il minimo interesse ad imparare. In questo modo si crea una situazione dove vengono spesi fondi per un ragazzo non interessato che invece di essere una spesa potrebbe iniziare a lavorare e trovare qualcosa da fare che lo stimola.
Il sistema nazionale di valutazione può essere utile per risolvere problemi locali nell’istruzione. Tuttavia per essere funzionale deve essere seguito da una serie di altre riforme non citate nel programma.
Partito democratico
Investire
Fondo nazionale viaggi studio/ gite scolastiche
Trasporti, libri, mense gratis
Aumento stipendi insegnanti
Aumentare l’età di obbligo scolastico a 18 anni
La maggior parte delle proposte sono più una questione di welfare che di scuola. Alcune di queste (come il fondo per le gite) attualmente non sono una priorità dell'istruzione pubblica.
Movimento 5 Stelle
Educatori e psicologi nelle scuole
Materiali nuovi
Cambiare il sistema di assunzioni
Testi scolastici in e-book
Il Movimento 5 stelle propone di cambiare il sistema di assunzioni degli insegnanti. Una proposta molto vaga ma che, se fatta bene, potrebbe essere benefica per gli studenti. Se applicata nel modo giusto infatti una classe potrebbe avere un singolo insegnante in una materia per tutto il corso dell’anno ed evitare disagi.
Quindi per rispondere alla domanda che ci siamo posti all’inizio: Le riforme proposte sono solo generiche e non provano a cambiare in modo significativo il sistema? Nella quasi totalità dei casi sì. Invece per quanto riguarda l’aumento dei fondi quasi tutti i partiti ne propongono uno. Tuttavia, quando adesso o negli ultimi anni, tutti i vari partiti sono stati al governo, non c’è mai stato né un aumento dei fondi né una riforma sostanziale della scuola.
Francesco Alaimo - Eppure Soffia